Edizioni Le farfalle


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Domenico Tudisco

AUTORI

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Domenico Tudisco


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Domenico Tudisco è nato il 14 Marzo 1919 a Catania. Artista di grande sensibilità e cultura, si forma frequentando sin da bambino la bottega dello scultore Salvatore Zagarella e poi quella dell’architetto scultore Giovanni Formica, frequentate da altri giovani quali Emilio Greco, Rosario Frazzetto, Archimede Cirinnà, Concetto Marchese, Carmelo Tabacco, Guglielmo Volpe.
Studia disegno nella Scuola Nazionale di Arti e Mestieri ai corsi serali di disegno tenuti dallo scultore Giuseppe D’Angelo.
La sua attività di scultore inizia prima della seconda guerra mondiale in un basso di S. Berillo assieme ad Emilio Greco. La guerra lo vede partecipe in seno all’aeronautica militare e durante il conflitto e lo sbarco degli americani modella e disegna ritratti di ufficiali italiani ed americani.
Finita la guerra realizza opere di forte intensità drammatica, come il bronzetto “Il fucilato”. È in questo periodo che inizia la collaborazione con M. M. Lazzaro per importanti realizzazioni monumentali nella città di Catania quali i “Candelabri “ di Piazza Università e la scultura rappresentante “La Giustizia” sita nel Tribunale di Catania.
Nel 1950 sarà tra i fondatori dell’Istituto Statale d’Arte di Catania, ottenendo sin dall’inizio la titolarità della cattedra di scultura. È sotto la sua scuola che si formeranno generazioni di artisti quali Piero Guccione, Alberto Abate, Antonio e Tano Brancato, Nino Cordio ed altri ancora. La sua attività artistica è caratterizzata dalla realizzazione di opere plastiche e grafiche nelle quali si nota la statura dell’artista che sa contrapporre forme vigorose, irruente e piene di impeto ad altre sommesse ed umili che sfociano nella delicatezza e nella spiritualità dei volti angelici; umiltà che traspare nella statua di S. Francesco (degli anni ’60) e nelle formelle della porta di bronzo della chiesa di S. Camillo, entrambe le opere collocate a Giarre.
Risale a questo periodo l’amicizia col pittore Francesco Contrafatto, un legame che li unirà per tutta la vita.
In questi anni la sua produzione artistica è caratterizzata dalla realizzazione di numerose ed importanti opere pubbliche quali altorilievo in bronzo della Scuola tecnica di Furci Siculo (ME), altorilievo in maiolica monocroma nell’Ospedale Civico di Vittoria (RG), bassorilievo in terracotta presso l’Ospedale S. Marta di Catania, due elementi in pietra di Comiso nello scalone d’ingresso dell’ex Istituto Magistrale “Turrisi Colonna” di Catania, “Via Crucis” in maiolica policroma nella chiesa di S. Rocco di Acireale (CT), gruppo scultoreo in bronzo della fontana monumentale nella Piazza Municipio di Paternò (CT).
Nel 1972 allestisce una mostra personale presso la Galleria d’Arte Moderna “Il Vertice” di Milano con una serie di bronzetti e disegni nei quali esprime un carattere nervoso e dinamico attraverso la composizione formale.
Nello stesso periodo realizza la “Madonna della Pace” in bronzo ad Acireale (CT), i gruppi scultorei dei candelabri in bronzo nella piazza principale di Paternò (CT).
Nel Novembre del 1974 il viaggio in Russia insieme all’amico Giuseppe Battiato, lascia in lui un cauto entusiasmo per la cruda realtà sociale e per la grandezza urbana e paesaggistica del territorio che si concretizzerà nella realizzazione di una serie di disegni.
Nel 1978 modella la grande statua in bronzo di “San Vito” a Macchia di Giarre (CT).
È del 1984 il “Sileno” in bronzo di Giardini Naxos (ME) ed anche il bassorilievo raffigurante “San Francesco” in terracotta posto nel cortile antistante il Comune di Viagrande (CT).
Abile ritrattista modella il ritratto del regista Edmo Fenoglio, del pittore-incisore Nunzio Sciavarrello, di Don Luigi Sturzo, di Giuseppe De Felice Giuffrida.
Si occupa anche di medaglistica e tra le tante realizza la medaglia dedicata all’arcivescovo di Catania Mons. Bentivoglio e la medaglia del 25° anniversario dalla fondazione dell’Istituto Statale d’Arte di Catania.
Grande importanza ha per lui il disegno che mostra un segno libero carico di vigore e di invenzioni chiaroscurali e conferma la sua plastica dal modellato vibrante e piena di contenuti. La sua parabola creativa mantiene sempre una linea inconfondibile che aderisce al naturalismo classico.
È stato insignito con diversi riconoscimenti alla carriera quali: il Sipario d’Oro 1967 al “Premio Verga per le arti figurative” , la “Giara d’Argento” nel 1981.
Si spegne il 17 Luglio del 2013 a Catania.
Hanno scritto della sua opera: Francesco Caioli, Riccardo Campanella, M.M. Lazzaro, Franco Cattaneo, Antonio Corsaro, Alfredo Entità, Raffaele Leone, Vito Librando, Santi Luigi Agnello, Ugo Ferroni, Vincenzo Di Maria, Matteo Donato, Mario Lepore, Giorgio Di Genova, Giuseppe Frazzetto.


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