Il salume oggetto di maggior considerazione da parte di nutrizionisti e addetti ai lavori in termini di salute è senza dubbio la Bresaola della Valtellina IGP. Questo prodotto si distingue tra tutti i salumi italiani per il suo ridotto apporto di grassi, l’elevato contenuto proteico e il suo profilo nutrizionale particolarmente equilibrato, che lo rende adatto non solo a chi segue una dieta ipocalorica, ma anche agli sportivi e a chi desidera un’alimentazione bilanciata senza rinunciare al gusto.
Caratteristiche nutrizionali della Bresaola
Gli elementi che rendono la Bresaola della Valtellina il salume più sano riguardano innanzitutto la materia prima impiegata. Il taglio utilizzato proviene dalla coscia di manzo, notoriamente povera di grassi e ricca di proteine nobili. A differenza di molti altri salumi, che derivano dal maiale e prevedono l’utilizzo di parti grasse, la bresaola nasce dal muscolo e ha una percentuale di grasso inferiore al 4%. Questo si traduce in un contenuto calorico molto ridotto, di circa 151 Kcal per 100 grammi, rendendolo ideale per chi è attento alla linea o necessita di tenere sotto controllo l’apporto lipidico.
Inoltre, la Bresaola è ricca di vitamine del gruppo B (in particolare B6 e B12) e di minerali come ferro, zinco e fosforo, essenziali per il benessere dell’organismo. Un ruolo di rilievo riveste anche il contenuto di proteine: circa il 32%, un valore tra i più alti nel panorama dei salumi e superiore a quello della maggior parte delle carni fresche.
I benefici e le indicazioni di consumo
Consumare la Bresaola come parte di una dieta equilibrata offre numerosi vantaggi. Gli esperti sottolineano come la povertà di grassi saturi e il ridotto contenuto di colesterolo siano fattori di protezione per la salute cardiovascolare. La bassa quota di sodio nei prodotti certificati IGP, frutto di affinamenti nei metodi di produzione, risponde alle attuali raccomandazioni dell’OMS, che invita a limitare il più possibile sale e additivi nei prodotti trasformati.
Grazie a queste qualità, la Bresaola viene spesso raccomandata:
Il consumo deve comunque essere inserito in un quadro vario ed equilibrato, senza eccedere nelle quantità poiché, come tutti i salumi, contiene sostanze conservanti anche se in misura ridotta rispetto alla media.
Confronto con altri salumi salutari
Nonostante la Bresaola sia universalmente considerata la scelta più salutare fra i salumi italiani, altri prodotti meritano una menzione tra le alternative con un buon profilo nutrizionale.
Al secondo posto si colloca il prosciutto crudo magro, anch’esso dal basso apporto di grassi purché venga eliminata la parte visibile di grasso. Segue il prosciutto cotto: consigliato nelle diete dei bambini per la sua digeribilità, ha un tenore lipidico leggermente superiore alla bresaola ma comunque contenuto.
Tra i prodotti insaccati, il culatello trova posto tra i salumi più magri e raffinati: si tratta di un prodotto ricavato dalla parte più pregiata della coscia del suino e, se ben stagionato, si presenta compatto e povero di grassi. Infine, lonzino e alcuni salami magri possono essere considerati scelte accettabili, soprattutto in presenza di certificazioni DOP e IGP che garantiscono processi più sicuri e contenuti di sale controllati.
Tuttavia, i salumi tipici come salame di Felino o la Salama da sugo, pur essendo eccellenze regionali dal punto di vista gastronomico e produttivo, presentano valori di grassi e sale sensibilmente superiori, che ne sconsigliano il consumo frequente nell’ambito di una dieta votata alla salute.
Tendenze attuali e consigli pratici per un consumo consapevole
Negli ultimi anni, l’industria della salumeria italiana ha compiuto significativi passi avanti nell’ottimizzazione delle ricette, riducendo il contenuto di sale, grassi e additivi anche nei prodotti della tradizione. Da un’indagine condotta dal CREA e SSICA, risulta che i salumi a marchio DOP e IGP abbiano oggi un profilo nutrizionale migliore rispetto a quello rilevato negli anni Novanta: merito di una selezione attenta delle materie prime, di metodi di allevamento più sostenibili e meno invasivi e di pratiche di lavorazione innovative che puntano a garantire gusto senza penalizzare la salute.
Per mantenere tali benefici, è importante:
Gli specialisti raccomandano anche di variare il più possibile le fonti proteiche della propria dieta, alternando carne bianca, pesce, legumi e prodotti lattiero-caseari poveri di grassi ai salumi più magri e salutari.
Un aspetto da non trascurare riguarda l’aspetto sociale e culturale del consumo di salumi in Italia. Sebbene la Bresaola rappresenti un esempio virtuoso di tradizione, gusto e benessere, è altrettanto importante considerare l’intero contesto alimentare: un pasto equilibrato che comprende cereali integrali, verdure di stagione e una fonte proteica magra rappresenta la formula migliore per mantenere salute e forma fisica senza rinunciare ai piaceri della tavola italiana.
In definitiva, la Bresaola della Valtellina IGP si conferma il salume più sano e bilanciato da portare in tavola, rappresentando una sintesi perfetta tra sapore, leggerezza e valore nutrizionale, a patto di inserirla in uno stile alimentare vario e adeguato alle proprie esigenze.