Per ottenere i principali bonus fiscali e agevolazioni previsti dalla Legge di Bilancio 2025, sono stati fissati limiti di reddito complessivo che regolano il diritto all’accesso e la misura dei benefici. Superare determinati valori di reddito comporta la perdita totale o parziale del diritto ai bonus, oppure una netta riduzione degli importi spettanti. Di seguito vengono descritte in dettaglio le soglie attuali più rilevanti, i meccanismi di calcolo e i criteri specifici introdotti per il 2025 con particolare riferimento ai bonus edilizi e alle agevolazioni sul lavoro dipendente.
Limiti di reddito per i bonus edilizi: le soglie 2025
Dal 2025 le detrazioni fiscali relative ai bonus edilizi, come il Bonus Casa ed Ecobonus, sono condizionate a precise soglie di reddito, introdotte con la modifica dell’articolo 16-ter del Testo Unico delle Imposte sui Redditi (TUIR). La nuova disciplina stabilisce che:
- Per un reddito complessivo fino a 75.000 euro annui non sussistono limiti alle spese detraibili.
- Per redditi tra 75.000 e 100.000 euro il tetto annuo delle spese detraibili scende a 14.000 euro.
- Per redditi superiori a 100.000 euro, il limite delle spese agevolabili si riduce ulteriormente a 8.000 euro annui.
Va sottolineato che questi limiti sono validi solo nelle famiglie con più di due figli a carico oppure in presenza di un figlio disabile a carico. In assenza di figli, le soglie si abbassano ulteriormente:
- 7.000 euro di spese detraibili per redditi tra 75.000 e 100.000 euro
- 4.000 euro per redditi superiori a 100.000 euro
Chi supera il limite di 100.000 euro di reddito complessivo annuale vedrà quindi fortemente ridotto, se non quasi azzerato, il proprio diritto a fruire dei bonus edilizi, salvo i casi di famiglie numerose o con particolari situazioni di disabilità.
La soglia per il bonus lavoro dipendente
Una delle novità più importanti per il 2025 riguarda il taglio del cuneo fiscale, reso strutturale con l’attribuzione di un bonus fiscale ai lavoratori dipendenti con redditi fino a 40.000 euro annui. Questo beneficio si articola in due forme principali:
- Aggiunta di una somma non tassata per chi ha un reddito da lavoro dipendente fino a 20.000 euro (ad esclusione dei pensionati).
- Ulteriore detrazione per la fascia tra 20.000 e 40.000 euro, decrescente al crescere del reddito.
I dettagli delle percentuali e dei limiti sono:
- 7,1% di bonus se il reddito non supera 8.500 euro
- 5,3% di bonus per redditi fra 8.500 e 15.000 euro
- 4,8% se il reddito è tra 15.000 e 20.000 euro
- Detrazione aggiuntiva fino a 1.000 euro per i redditi tra 20.000 e 32.000 euro, ridotta gradualmente fino a 40.000 euro
Per i lavoratori dipendenti con reddito superiore a 40.000 euro, non sono previste più agevolazioni di questo tipo. La soglia esatta da non superare, per mantenere il diritto all’intero beneficio, è quindi fissata a 40.000 euro di reddito complessivo per il bonus cuneo fiscale.
ISEE e bonus sociali: i limiti per il 2025
Molti altri bonus di sostegno alle famiglie e alle fasce economicamente più deboli sono legati al valore dell’ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente) familiare. Per quanto riguarda, ad esempio, il Reddito di Cittadinanza e i bonus sociali (luce, gas, acqua), le soglie più diffuse rimangono:
- ISEE fino a 9.360 euro per il Reddito di Cittadinanza;
- ISEE fino a 15.000 euro per i bonus sociali su utenze;
- ISEE fino a 20.000 euro per le famiglie numerose con almeno quattro figli a carico.
Chi supera anche di poco tali limiti viene completamente escluso dal diritto a queste agevolazioni. I criteri così stringenti generano a volte forti differenze tra nuclei familiari con situazioni economiche simili, ma con lievi scostamenti nei dati reddituali e patrimoniali dichiarati.
Le conseguenze del superamento delle soglie
L’impostazione dei bonus e delle agevolazioni fiscali 2025 continua a generare alcuni fenomeni di disparità tra cittadini che si trovano appena sotto o appena sopra i limiti reddituali. Questo meccanismo, come sottolineato anche dal dibattito pubblico, causa effetti “tagliola”: ad esempio, un nucleo familiare con ISEE di 9.000 euro accede al Reddito di Cittadinanza e ai bonus sociali, mentre uno con ISEE di 9.501 euro non ha diritto a nulla. In questi casi, la differenza reale nella disponibilità economica annua può essere anche di diverse migliaia di euro.
Il criterio del limite netto comporta dunque:
- Esclusione totale dal beneficio, anche per superamenti minimi;
- Decurtazione graduale della detrazione per alcune tipologie di bonus (come il cuneo fiscale sopra i 32.000 euro);
- Maggiore inequità percepita per chi si trova appena sopra la soglia fissata dal legislatore.
Modifica delle detrazioni in base al numero di figli
Non tutte le soglie sono rigide e uniformi: per i bonus edilizi, la presenza di figli o di disabilità a carico nella famiglia consente, come già evidenziato, di accedere a livelli di detraibilità più elevati, mitigando in parte la rigidità del sistema per i nuclei più numerosi o vulnerabili.
Tipologie di reddito considerate
Il reddito complessivo preso come parametro di riferimento considera in genere tutta la somma dei redditi percepiti dal nucleo familiare, comprensivi di lavoro dipendente, pensione, rendite finanziarie e altri eventuali introiti imponibili ai fini fiscali. Il calcolo ISEE, invece, include anche patrimonio mobiliare e immobiliare e il valore della composizione familiare, fornendo un’indicazione più articolata della capacità economica rispetto al solo reddito da lavoro.
Tendenze e prospettive future
La tendenza delle riforme fiscali in Italia è quella di collegare sempre di più le agevolazioni fiscali e i bonus alle condizioni reddituali dichiarate, sia per rigidità di bilancio sia per incentivare l’equità distributiva delle risorse pubbliche. Tuttavia, la presenza di limiti netti genera effetti paradossali e amplifica talvolta le disuguaglianze, specialmente in contesti dove sono scarsi gli strumenti di compensazione o gradualità. Per il futuro, si ipotizza l’introduzione di scaglioni più progressivi e meccanismi di riduzione graduale dei benefici al crescere del reddito, così da contenere gli effetti penalizzanti delle soglie rigide.
In sintesi, la soglia esatta oltre la quale si perdono totalmente o in larga parte i principali bonus 2025 è fissata a 100.000 euro (per i bonus edilizi, salvo situazioni familiari particolari), 40.000 euro (per i bonus da lavoro dipendente), nonché ai livelli ISEE di 9.360, 15.000 o 20.000 euro per i bonus sociali. Superare questi limiti significa, salvo eccezioni stabilite caso per caso, non avere diritto ai benefici fiscali e aiuti previsti per l’anno in corso.