L’errore di progettazione che tutti fanno con i pensili della cucina e che fa perdere spazio prezioso

Uno dei più comuni errori di progettazione legati ai pensili della cucina riguarda la gestione dello spazio verticale, spesso sottovalutato o sfruttato in modo poco razionale. Questo sbaglio porta inevitabilmente a una perdita notevole di spazio prezioso, riducendo la capacità contenitiva della cucina proprio dove ce ne sarebbe più bisogno. Approfondire il motivo di questo errore ricorrente permette di comprendere come evitarlo, ottimizzando così ogni centimetro disponibile in cucina.

Gli errori principali nella disposizione dei pensili

Uno dei nodi critici riguarda la mancata ottimizzazione dello spazio verticale, fenomeno che si traduce spesso in pensili installati troppo in alto o, al contrario, in un numero insufficiente di elementi sospesi. È frequente vedere cucine in cui la fascia superiore delle pareti rimane inutilizzata o occupata da singoli pensili poco capienti, lasciando spazio vuoto sopra di sé: una conseguenza diretta è che molti oggetti di uso quotidiano restano senza un posto dedicato, obbligando a riporre accessori e stoviglie altrove e congestionando basi e cassetti inferiori.

Oltre allo spazio verticale, un altro errore consiste nell’installare pensili e mensole troppo profondi. Quando la profondità aumenta in modo eccessivo, infatti, i pensili avanzano verso il piano di lavoro, limitando lo spazio disponibile per cucinare, riducendo la visibilità e creando una fastidiosa sensazione di chiusura. Questo comporta anche una minore accessibilità ai ripiani più interni, che tendono a non essere sfruttati in maniera efficiente ed ergonomica.

Sfruttare appieno ogni centimetro

Un ambiente cucina ben progettato è quello in cui ogni centimetro è valorizzato e lo spazio verticale viene utilizzato all’insegna della funzionalità. In molte abitazioni si sottovaluta la potenzialità di sfruttare le pareti fino al soffitto con colonne o pensili sovrapposti, che aumentano di molto la capacità di stoccaggio senza sacrificare lo spazio calpestabile. In particolare, in cucine piccole o open space, dove ogni angolo deve essere valorizzato, sfruttare la verticale può fare la differenza tra una cucina disordinata e una organizzata e capiente.

  • Prediligere pensili a tutta altezza, che arrivano fin sotto il soffitto, consente di massimizzare il contenimento.
  • Utilizzare moduli sovrapposti o alternare pensili chiusi e vani a giorno permette di personalizzare la composizione secondo le necessità e recuperare spazio per oggetti meno usati.
  • Installare sistemi di apertura moderni, come ante a ribalta o scorrevoli, aumenta la sicurezza e l’ergonomia, evitando che le ante restino aperte e causino ingombro o rischi per chi cucina.

Profonde o poco profonde? Attenzione all’equilibrio

Un altro tipico errore di progettazione consiste nello scegliere erroneamente tra pensili profondi e pensili poco profondi. Se troppo profondi, rischiano di proiettarsi verso l’utente, rendendo scomodo e poco sicuro l’utilizzo del piano di lavoro sottostante. Una profondità eccessiva, inoltre, provoca la perdita della visibilità e della praticità necessaria per estrarre oggetti dal fondo del pensile, con il rischio che alcuni alimenti o utensili restino dimenticati o inutilizzati.

Al contrario, pensili troppo poco profondi limitano la quantità di oggetti che si riesce effettivamente a riporre, vanificando le potenzialità dello spazio verticale di cui si dispone. L’ideale, secondo molti esperti, è individuare una profondità intorno ai 35 cm per i pensili superiori, così da garantire sia una capienza adeguata che la praticità nell’uso quotidiano, mantenendo il giusto equilibrio tra contenimento e accessibilità.

Suggerimenti pratici e soluzioni efficaci

La progettazione ottimale dei pensili in cucina richiede alcune considerazioni pratiche ed estetiche. È fondamentale non concentrarsi solo sulla disposizione orizzontale degli arredi (triangolo di lavoro), ma estendere la riflessione anche all’organizzazione verticale per sfruttare ogni millimetro disponibile.

  • Evita il vuoto sopra i pensili: lasciare uno spazio eccessivo tra pensili e soffitto significa perdere metri cubi preziosi che potrebbero ospitare ripiani aggiuntivi, mensole o pensili extra.
  • Preferisci la modularità: optare per pensili componibili permette di adattare la cucina agli spazi effettivamente disponibili, personalizzando ritmo, altezze e larghezze in base alle esigenze.
  • Pensili fino a soffitto: in cucine alte, i pensili che arrivano fino al tetto possono essere utilizzati per contenere oggetti meno usati o per tenere in ordine scorte e utensili stagionali.
  • Scaffali interni regolabili: aumentano notevolmente la flessibilità, consentendo di ottimizzare l’organizzazione dello spazio all’interno di ciascun modulo.
  • Controllo delle distanze dal piano di lavoro: mantenere una distanza tra 48 e 55 cm garantisce massimo comfort sia nell’apertura che nell’utilizzo quotidiano dei pensili, e lascia sufficiente visibilità e agio alla persona.
  • Penisole e colonne attrezzate: soluzioni “a colonna” sfruttano la verticalità in modo elegante e pratico, risolvendo molte criticità di spazio e permettendo di separare funzionalmente le varie zone della cucina.

In sintesi, il segreto per evitare errori progettuali e perdita di spazio con i pensili consiste nel valorizzare lo spazio verticale, scegliere la profondità giusta, non lasciare vuoti inutilizzati e preferire sistemi di apertura sicuri e funzionali. Ogni centimetro guadagnato si traduce in maggiore ordine, praticità e valore aggiunto per tutto l’ambiente cucina. Una progettazione consapevole, attenta sia alla funzionalità che all’estetica, crea una cucina accogliente e sempre efficiente, sfruttando a pieno tutte le potenzialità offerte dagli elementi pensili.

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