Non buttare mai l’acqua sporca del mocio nel lavandino o nel wc: ecco il motivo e dove va

L’acqua sporca raccolta dopo aver lavato i pavimenti con il mocio non deve mai essere gettata né nel lavandino della cucina né nel WC. Questa pratica, seppur ancora molto diffusa, comporta seri problemi sia per l’impianto idraulico domestico sia per l’ambiente, rischiando di causare intasamenti e contribuire all’inquinamento delle acque di scarico.

I rischi per lo scarico e l’impianto idraulico

Il lavandino e il WC domestici sono stati progettati per lo smaltimento di acque chiare o grigie, come quelle derivanti dal lavaggio delle mani o dal risciacquo degli alimenti. Versare acqua sporca del mocio direttamente nello scarico porta progressivamente all’accumulo di residui, detersivi, polveri e sostanze grasse sulle pareti dei tubi. Col tempo questi depositi possono ostruire lo scarico, ridurre il flusso delle acque reflue e peggiorare le condizioni igieniche della casa, rendendo necessari interventi di spurgo spesso onerosi per il portafoglio del proprietario di casa.

Oltre ai residui solidi, anche i prodotti per la pulizia, spesso contenuti nell’acqua di lavaggio dei pavimenti, rappresentano un ulteriore rischio: molti contengono sostanze chimiche che possono corrodere o deteriorare componenti dell’impianto idraulico se scaricati in grande quantità e con continuità.

Impatto ambientale dello smaltimento scorretto

Dal punto di vista ambientale, riversare l’acqua sporca del mocio nel lavandino o nel WC significa in molti casi aumentare il carico inquinante scaricato nella rete fognaria urbana. L’acqua di lavaggio pavimenti contiene infatti:

  • Detersivi e sostanze chimiche non sempre facilmente biodegradabili;
  • Residui di microplastiche, cere, solventi o altri elementi inquinanti;
  • Sporco e sostanze organiche e inorganiche che complicano la depurazione delle acque a valle.

Secondo le direttive di molti comuni e aziende di rifiuti urbani, la regola generale è non gettare alcun tipo di rifiuto diverso dalle comuni acque grigie nei lavandini e nei servizi sanitari, per non aggravare l’inquinamento di corsi d’acqua, mari e fiumi e non danneggiare la flora e la fauna acquatiche.

Un gesto all’apparenza innocuo, come gettare l’acqua sporca nel WC, può quindi tradursi in un problema collettivo che si ripercuote sull’intero ciclo di depurazione delle acque e sulle future risorse idriche disponibili per la comunità.

Dove va correttamente gettata l’acqua sporca del mocio?

Per una corretta gestione dei rifiuti liquidi domestici, è importante tenere presente le indicazioni comunali e dell’azienda idrica locale. In ambito residenziale, non è mai consentito versare acqua sporca, specialmente se ricca di detersivi chimici o residui solidi, nei tombini destinati alle acque bianche (cioè destinate solo allo scarico dell’acqua piovana). Anche le strade pubbliche, gli spazi verdi condominiali e le fognature separate per lo smaltimento di acqua piovana sono rigorosamente esclusi.

La soluzione più corretta è:

  • Versare l’acqua sporca del mocio in uno scarico collegato direttamente alla fognatura nera, che viene depurata in appositi impianti;
  • Preferire, quando possibile, il water della lavanderia o, in assenza di alternative, una area di raccolta rifiuti liquidi prevista dal regolamento condominiale o comunale;
  • In alternativa, se l’acqua è stata utilizzata senza detergenti chimici aggressivi, può essere riutilizzata per annaffiare aree verdi non adibite a orto o aree di compostaggio, ma questa pratica è da evitare nel caso di agenti chimici non biodegradabili.

Soluzioni ecologiche e buone pratiche

Per ridurre l’impatto ambientale delle pulizie domestiche sono oggi disponibili sistemi di riciclo dell’acqua, pensati anche per le lavasciuga pavimenti ma sfruttabili in parte pure con la pulizia manuale attraverso il mocio. Progetti innovativi, come quello illustrato da alcune aziende, consentono di raccogliere, filtrare e riutilizzare l’acqua sporca, minimizzando gli sprechi e risparmiando sia risorse idriche sia energia necessaria per il trattamento delle acque.

Consigli utili per limitare il problema:

  • Utilizzare detergenti ecologici e biodegradabili, più rapidamente smaltibili in natura;
  • Ridurre al minimo la quantità di prodotto per la pulizia utilizzato, seguendo le dosi riportate in etichetta;
  • Predisporre un punto di raccolta facilmente accessibile in bagno o in lavanderia, evitando cucina e aree alimentari;
  • Informarsi periodicamente sulle raccomandazioni ambientali e sulle norme di conferimento rifiuti liquidi del proprio comune.

Perché è importante cambiare abitudine?

Modificare la vecchia abitudine di svuotare il secchio del mocio nel lavandino o nel WC permette di proteggere la funzionalità dell’impianto domestico, di evitare costi di manutenzione straordinaria e, soprattutto, di fare la propria parte per la salvaguardia dell’ambiente. Ogni piccola scelta, dalla riduzione degli sprechi al corretto conferimento delle acque di lavaggio, contribuisce a un ciclo dell’acqua più sano e sostenibile.

Da un punto di vista tecnico, il termine fognatura è centrale in questo ambito, poiché indica l’insieme delle infrastrutture destinate al convogliamento delle acque reflue verso gli impianti di depurazione, riducendo così l’impatto inquinante prima che queste vengano reimmesse in natura. La responsabilità individuale gioca qui un ruolo basilare: scegliere come e dove conferire anche i rifiuti liquidi quotidiani significa prendersi cura delle risorse condivise.

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