Hai avuto un virus in casa? Ecco come disinfettare tutto correttamente per non ammalarti

Quando in casa si manifesta un virus, come l’influenza, il raffreddore o il Covid-19, è fondamentale adottare una serie di accorgimenti per proteggere se stessi e gli altri membri della famiglia. La disinfezione degli ambienti e degli oggetti di uso comune svolge un ruolo chiave nel limitare la diffusione dei microrganismi patogeni, soprattutto negli spazi chiusi e condivisi. Molte persone si chiedono quali azioni intraprendere per ridurre efficacemente i rischi e quali prodotti utilizzare per una sanificazione sicura e duratura.

Differenza tra pulizia e disinfezione: concetti chiave

Nell’ambito della prevenzione domestica, è essenziale distinguere tra pulizia e disinfezione. La pulizia consiste nella rimozione di sporco visibile, polvere e residui tramite acqua e sapone, mentre la disinfezione implica l’eliminazione dei agenti patogeni che possono essere più resistenti dello sporco comune.
Solo attraverso una corretta sequenza di pulizia seguita da una disinfezione mirata si ottengono ambienti davvero sicuri. Per essere davvero scrupolosi, è bene svolgere entrambe le operazioni, specie se in casa circolano frequentemente persone che entrano ed escono, rischiando di portare batteri e virus dall’esterno.
Dopo aver pulito le superfici con acqua e sapone usando un panno, si procede con il prodotto disinfettante scelto in base al materiale su cui si interviene. È importante ricordare di non mescolare mai più prodotti chimici tra loro, poiché non si ottiene un maggiore livello di sicurezza, ma si rischia un intossicazione.

I prodotti più efficaci per disinfettare: alcol, candeggina e soluzioni naturali

Secondo numerosi studi e fonti specializzate, i prodotti più efficienti per disinfettare gli ambienti domestici sono l’alcol etilico e l’ipoclorito di sodio, ovvero la comune candeggina. Questi prodotti chimici hanno una comprovata azione virucida e battericida.
L’alcol etilico (tra il 60% e il 70% di concentrazione) è funzionale soprattutto per le superfici di contatto frequente, come maniglie, interruttori, telecomandi, tastiere, cellulari e chiavi. Tuttavia, si tratta di una sostanza infiammabile e irritante, da usare quindi con cautela.
La candeggina, diluita al 5% come indicato dai produttori, può essere impiegata per pavimenti, servizi igienici, superfici metalliche o di ceramica, sempre seguendo le istruzioni e arieggiando il locale dopo il suo utilizzo.
Oltre ai prodotti chimici, esistono alcune soluzioni naturali da integrare alla normale routine: il vapore ad alta temperatura, generato con appositi elettrodomestici, può eliminare un’ampia gamma di germi e batteri, compresi diversi virus. L’aceto, una sostanza acida e biodegradabile, è utile per sciogliere lo sporco, anche se meno efficace dei precedenti nella distruzione dei microrganismi più resistenti.
Ecco un riepilogo:

  • Alcol etilico al 60-70%: adatto per superfici dure, non porose
  • Candeggina (ipoclorito di sodio): efficace su pavimenti, sanitari, lavandini
  • Soluzioni di vapore ad alta temperatura: ideali per tessuti, tende, materassi
  • Aceto bianco: alternativa per la pulizia generale, sconsigliato per la disinfezione profonda

Per la disinfezione di oggetti personali come asciugamani, spazzolini da denti e accessori da bagno, è bene lavarli separatamente in lavatrice a temperature elevate o sostituirli dopo la malattia, poiché possono diventare serbatoi di germi.

Le superfici più a rischio e routine di disinfezione consigliata

Non tutte le superfici domestiche richiedono la stessa attenzione. Gli esperti indicano come prioritarie le zone di passaggio e gli oggetti toccati frequentemente:

  • Maniglie di porte e finestre
  • Corrimani, citofoni, pulsantiiera ascensore
  • Interruttori, telecomandi
  • Tavoli, scrivanie, sedie
  • Chiavi, portafogli, telefoni cellulari

Molti si chiedono se sia necessario sanificare tutta la casa dopo un caso di Covid-19 o di altra infezione virale. Secondo le principali raccomandazioni, il virus si trasmette soprattutto tramite l’aria, ma le superfici di contatto possono fare da vettore supplementare. Per questo, non è necessario disinfettare ogni angolo della casa; basta concentrarsi sulle aree dove si accumulano germi e dove c’è maggiore passaggio tra esterno e interno.
Se in casa vive una persona malata, è consigliabile il suo isolamento in una stanza separata, indossando la mascherina se deve uscire dagli spazi isolati. Gli altri membri devono mantenere le distanze, arieggiare regolarmente le stanze e pulire accuratamente le superfici di contatto con acqua, sapone e successivamente con un efficace disinfettante.
Un’altra misura preventiva è la rimozione delle scarpe prima di entrare, poiché possono veicolare virus e batteri dai pavimenti esterni alle superfici domestiche.

Consigli pratici ed errori da evitare nella sanificazione domestica

Per ottenere risultati ottimali, non bisogna mai mescolare prodotti chimici diversi, come candeggina e ammoniaca, sia per evitare reazioni pericolose sia perché non si ottiene una maggiore efficacia. L’uso eccessivo di questi prodotti va limitato per non danneggiare le superfici e la salute.
La ventilazione degli ambienti è altrettanto cruciale: soprattutto se un membro della famiglia è malato, occorre spalancare regolarmente le finestre, garantendo il ricambio d’aria che aiuta a ridurre la carica virale in sospensione.
Riassumendo, ecco cosa fare:

  • Pulire tutte le superfici con acqua e sapone prima della disinfezione
  • Applicare disinfettanti idonei (alcol, candeggina, prodotti con azione virucida) sulle superfici di frequente contatto
  • Lavare la biancheria, gli asciugamani e gli indumenti usati dal malato separatamente e a temperature elevate
  • Eliminare i fazzoletti di carta e altri rifiuti contaminati in contenitori chiusi da svuotare regolarmente
  • Garantire una buona ventilazione aprendo le finestre per almeno 10-15 minuti ogni giorno
  • Non trascurare le pulizie dei bagni e della cucina, ambienti prediletti da virus e batteri

Durante e dopo la malattia, curando questi dettagli, è possibile abbattere sensibilmente la quantità di microorganismi patogeni dentro casa, riducendo il rischio di ricadute o di reinfezioni per sé o per i propri cari.

Ulteriori suggerimenti utili includono l’utilizzo di prodotti certificati con azione virucida e battericida e il rispetto delle concentrazioni indicate sulle etichette. In caso di dubbi sulle modalità di impiego, consultare fonti autorevoli come quelle del Ministero della Salute o, per approfondimenti sul concetto di sanificazione, fare riferimento ai portali scientifici specializzati.

Infine, va sottolineato che la prevenzione è sempre la miglior difesa in casa: mantenere un’adeguata igiene, non solo durante l’emergenza ma anche nella routine quotidiana, rafforza la salute della famiglia e limita la circolazione di virus e batteri nell’ambiente domestico. Abbina questi piccoli gesti a comportamenti responsabili e puoi creare un ambiente protetto, sicuro e accogliente per tutti.

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