Allerta povertà: ecco la nuova carta di aiuti economici e chi può richiederla

L’emergenza povertà in Italia rappresenta una sfida crescente, aggravata sia da congiunture economiche nazionali sia da fattori internazionali, che hanno inciso sul potere d’acquisto e sulle condizioni di molte famiglie. Per rispondere a questa criticità, lo Stato ha varato per il 2025 una nuova misura di sostegno economico, articolata nella cosiddetta Carta Dedicata a Te o social card risparmio spesa. Si tratta di uno strumento mirato a fornire un aiuto concreto ai nuclei familiari in difficoltà, selezionati sulla base di precisi criteri reddituali e anagrafici, per fornire accesso a beni alimentari e servizi essenziali.

Finalità e funzionamento della carta di aiuti economici

La Carta Dedicata a Te nasce nell’ambito di interventi straordinari contro la crescente vulnerabilità sociale, con l’obiettivo primario di contrastare la povertà e sostenere l’acquisto di beni di prima necessità. In particolare, l’iniziativa si indirizza a famiglie che si trovano in una fascia di reddito molto bassa, spesso escluse da altre forme di sostegno pubblico, offrendo contributi economici spendibili nei supermercati, per carburanti e abbonamenti ai trasporti pubblici urbani e extraurbani.

La card, del valore di 500 euro una tantum per il 2025, è erogata tramite selezione diretta da parte dello Stato e non richiede la presentazione di una domanda da parte dei cittadini. L’intero processo si basa su dati ISEE e sulle informazioni presenti nelle banche dati dell’INPS, che forniscono ai Comuni la lista dei possibili beneficiari. Essi, a loro volta, predispongono una graduatoria secondo le disposizioni ministeriali vigenti, assicurando equità e trasparenza nella distribuzione del beneficio.
La somma deve essere utilizzata entro una finestra temporale ben definita: il primo acquisto deve avvenire entro il 16 dicembre 2025 e tutto il credito utilizzato entro il 28 febbraio 2026.

Chi può richiedere la carta: requisiti economici e anagrafici

Il principale criterio per l’assegnazione della social card è il possesso di un ISEE in corso di validità non superiore a 15.000 euro. Il parametro ISEE — cioè l’indicatore della situazione economica equivalente ISEE — rappresenta lo strumento ufficiale attraverso il quale lo Stato valuta il livello di vulnerabilità e disagio economico dei nuclei familiari, consentendo così di indirizzare in modo mirato le risorse pubbliche alle fasce maggiormente bisognose.

A livello anagrafico, l’intero nucleo familiare deve essere regolarmente residente in Italia e figurare nell’Anagrafe nazionale della popolazione residente (ANPR) al momento della pubblicazione del decreto che disciplina l’erogazione del beneficio. I dati vengono incrociati automaticamente grazie alle dichiarazioni sostitutive uniche (DSU) presentate per il calcolo dell’ISEE, riducendo i margini di errore e assicurando chiarezza su chi ha diritto al sostegno.

Priorità nell’assegnazione

  • Nuclei familiari di almeno 3 persone, con precedenza a quelli in cui sia presente almeno un minore nato entro il 31 dicembre 2011.
  • A seguire, le famiglie con almeno 3 componenti tra cui un soggetto nato entro il 31 dicembre 2007.
  • Infine, tutti gli altri nuclei di almeno 3 membri.

In caso di parità, la priorità viene data ai nuclei con ISEE più basso nella rispettiva fascia di graduatoria.

Chi resta escluso e perché

La misura prevede esplicite esclusioni per evitare sovrapposizioni e dispersione di fondi. Non possono beneficiare della carta chi già riceve:

  • Reddito di Cittadinanza
  • Assegno di inclusione o altre misure di inclusione sociale
  • Carta acquisti (per over 65 o genitori con bambini sotto i 3 anni)
  • NASpI, DIS-COLL o altre forme di indennità di disoccupazione/mobilità
  • Fondi di solidarietà, Cassa Integrazione Guadagni (CIG), integrazioni salariali statali
  • Qualsiasi altra misura pubblica o regionale di sostegno al reddito o inclusione sociale

La presenza di questi aiuti è controllata tramite i database centrali dell’INPS e dei servizi sociali, garantendo un’individuazione precisa della platea più fragile e evitando abusi e doppie erogazioni.

La ratio dell’esclusione mira a destinare la risorsa in modo mirato: chi già accede ad altri significativi strumenti di protezione sociale è escluso in favore di famiglie che, pur trovandosi in difficoltà, risultano spesso “invisibili” alle grandi misure di sostegno pubblico.

Iter di assegnazione e utilizzo pratico della card

L’assegnazione avviene in modo automatico. I beneficiari vengono selezionati tramite incrocio dei dati delle DSU/ISEE delle famiglie residenti, aggiornati e inviati ai Comuni dall’INPS. Saranno gli stessi uffici comunali a informare i cittadini dell’avvenuta assegnazione e delle modalità di ritiro della carta. Non occorre quindi presentare domanda: l’iscrizione è d’ufficio, sulla base dei dati già depositati per l’ISEE.

La carta — del circuito elettronico e ricaricabile, assimilabile alle prepagate — potrà essere utilizzata esclusivamente per:

  • Acquisto di generi alimentari di prima necessità
  • Pagamento di carburante e benzina
  • Acquisti di abbonamenti ai trasporti pubblici locali e regionali

Non sono consentite spese per prodotti superflui, elettronica, tabacchi o giochi d’azzardo. Eventuali tentativi di utilizzo improprio porteranno alla decadenza immediata del beneficio, che dovrà essere utilizzato obbligatoriamente almeno una prima volta entro metà dicembre 2025 e interamente entro la fine di febbraio 2026, pena la perdita delle somme residue.

Questa regolamentazione garantisce che le risorse pubbliche siano impiegate per scopi primari, a diretto vantaggio delle famiglie più esposte a difficoltà economica.

L’iniziativa rappresenta una risposta significativa e concreta allo stato di allerta povertà che attraversa il Paese. L’obiettivo è quello di raggiungere fasce finora escluse dai circuiti tradizionali del welfare italiano, garantendo un accesso più equo e veloce al sostegno.

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