Conto deposito: ecco quanto rende davvero la tua banca (e se è tra le migliori)

Negli ultimi anni, l’interesse verso i conti deposito è aumentato sensibilmente, complice sia l’incertezza dei mercati sia l’esigenza di proteggere e valorizzare i propri risparmi in modo semplice e trasparente. I conti deposito si distinguono per la loro sicurezza e per la garanzia di rendimento, caratterizzata da tassi fissi o variabili offerti dagli istituti bancari e dalla tutela del Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi fino a 100.000 euro a intestatario. Ma quanto rendono davvero oggi questi strumenti? E come capire se la propria banca è tra le migliori del momento?

Come funzionano rendimento e imposizione fiscale

Il primo concetto da comprendere riguarda il rendimento lordo rispetto a quello netto. Le banche pubblicizzano il tasso annuo lordo, che rappresenta il guadagno teorico al netto solo delle spese di gestione, ma non delle tasse. A rendere meno immediato il calcolo del vero guadagno è, infatti, il sistema fiscale italiano che applica due prelievi obbligatori:

  • Imposta sostitutiva sugli interessi maturati, pari al 26%
  • Imposta di bollo, generalmente dello 0,2% annuo sul capitale depositato

Supponiamo che una banca offra su un conto deposito vincolato un tasso lordo del 3%. Dopo un anno, con un deposito di 10.000 euro, gli interessi lordi saranno 300 euro. Su questi, il fisco trattiene il 26%: quindi, al netto, restano 222 euro. A questa cifra va sottratta anche l’imposta di bollo di 20 euro (0,2% di 10.000 euro), per un risultato finale di 202 euro di guadagno effettivo. Il rendimento netto scende pertanto dal 3% iniziale a circa il 2,02% reale. Molti conti deposito dispongono di simulatori online, ma non sempre il calcolo tiene conto dell’imposta di bollo, che va valutata autonomamente dal risparmiatore.

I migliori conti deposito di agosto 2025

Ad agosto 2025, il mercato dei conti deposito italiani offre tassi lordi che oscillano tra il 2,2% e il 3,5% sui principali prodotti vincolati. Alcuni istituti particolarmente competitivi emergono dalle ultime comparazioni:

  • Banca Progetto propone un tasso lordo del 3,25% per vincoli a 12 mesi. Un investimento di 20.000 euro frutta (al netto di imposte, tasse e costi) poco più di 440 euro in un anno.
  • ViViBanca con “ViViConto Extra” offre un lordo del 3%, e un guadagno netto su 2.000 euro di circa 60 euro.
  • Tyche Bank e Solution Bank si attestano su tassi vicini al 2,8%-3%, con Tyche che si distingue assumendosi l’onere dell’imposta di bollo a carico della banca e non del cliente, migliorando così il rendimento netto percepito.
  • Banca Ifis con il suo “Rendimax Conto Deposito Vincolato” propone il 2,5% lordo e una resa netta di poco inferiore ai 50 euro ogni 2.000 euro di deposito annuale.
  • Scalable Capital e Cherry Bank completano la fascia 2,2%-2,8% con proposte solide e affidabili, pur con rendimenti leggermente inferiori rispetto ai leader di mercato.

I tassi variano in funzione della durata del vincolo (di solito tra 6 e 36 mesi) e dell’importo depositato. Alcune banche premiano i vincoli più lunghi o le somme più elevate, incrementando il tasso applicato.

Come individuare la soluzione più adatta

Per scegliere il conto deposito migliore occorre valutare diversi fattori, non solo il tasso d’interesse pubblicizzato, ma anche vincoli, costi e servizi accessori. Di seguito alcuni suggerimenti chiave per la scelta:

  • Verificare se il tasso lordo promesso è effettivamente quello applicabile al proprio profilo, tenendo conto della durata, delle somme investite e dell’eventuale presenza di promozioni temporanee.
  • Considerare sempre il rendimento netto, calcolando le tasse sugli interessi e l’imposta di bollo, per paragonare realisticamente le offerte delle varie banche.
  • Analizzare le condizioni di svincolo anticipato: nei conti deposito vincolati spesso si rinuncia a parte degli interessi se si decide di ritirare i fondi prima della scadenza.
  • Controllare eventuali costi di apertura, gestione o chiusura del conto.
  • Verificare la copertura del Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi.

Uno sguardo alle banche più competitive e alle strategie di ottimizzazione

Nel 2025, le banche più competitive sono in genere gli istituti “migranti digitali” o intermediari nati online, in grado di contenere i costi di struttura e offrire tassi più elevati. Oltre alla classifica annuale, le banche che, secondo i principali comparatori, offrono i migliori conti deposito sono:

  • Banca Progetto, particolarmente apprezzata per i tassi netti e la solidità patrimoniale.
  • ViViBanca e Tyche Bank, rispettivamente per la trasparenza delle condizioni e l’assunzione dell’imposta di bollo da parte della banca.
  • Solution Bank e Banca Ifis, altre scelte gettonate per chi combina esigenze di flessibilità con la ricerca di rendimenti sopra la media.

Per massimizzare la resa del conto deposito, molti risparmiatori distribuiscono la liquidità su più istituti (split banking), in modo da beneficiare di promozioni, evitare superamenti del limite garantito e cogliere le migliori occasioni senza vincolarsi eccessivamente. In ogni caso, un confronto costante attraverso i portali specializzati e la lettura delle condizioni aggiornate resta la strategia più efficace per non lasciarsi sfuggire opportunità, soprattutto quando i tassi sono soggetti a repentine variazioni per effetto della politica monetaria della Banca Centrale Europea.

In sintesi, a fronte di un’offerta ampia e variegata, oggi il rendimento netto effettivamente disponibile sui migliori conti deposito si assesta fra l’1,8% e il 2,2% annuo, una volta detratte tutte le imposte, mentre solo alcune banche si avvicinano al 2,5% grazie a politiche promozionali particolarmente favorevoli o all’assunzione dell’imposta di bollo a proprio carico. Il confronto dettagliato e l’attenzione alle condizioni extra-economiche sono, più che mai, decisivi per la scelta consapevole dell’istituto a cui affidare i propri risparmi.

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