Quando si decide di chiudere un contratto Telepass, la restituzione del dispositivo rappresenta un passaggio obbligato. Tuttavia, moltissimi utenti commettono ancora un errore frequente e, apparentemente banale, che può trasformarsi in una spiacevole sorpresa sotto forma di costi aggiuntivi o problemi amministrativi. Affrontare nel modo giusto questa fase, senza sottovalutare nessun dettaglio, permette di evitare perdite economiche e inutili complicazioni.
Il processo corretto per la restituzione
La procedura di restituzione del Telepass non si può improvvisare. Dopo la richiesta di chiusura del contratto, l’azienda fornisce indicazioni precise sui passaggi da seguire. Il cliente deve chiamare il numero verde dedicato e ricevere un codice PIN specifico, che servirà come riferimento durante la riconsegna del dispositivo presso uno dei punti di assistenza autorizzati. Solo in questo modo si certifica la chiusura corretta delle varie pratiche amministrative e viene ufficializzata la disattivazione del servizio.
Un errore comune è pensare che la consegna del Telepass possa essere fatta in qualunque sede o addirittura inviando il dispositivo senza le dovute accortezze. In realtà , occorre rispettare tutte le indicazioni aziendali, ad esempio riguardo l’imballaggio, l’etichetta di reso e le tempistiche di restituzione, che risultano tassative. La mancata osservanza anche di solo uno di questi passaggi può configurare la mancata chiusura del contratto, con conseguenze che si manifestano dopo settimane o addirittura mesi dall’avvenuta riconsegna fisica del dispositivo.
Qual è davvero l’errore che fanno quasi tutti
Il principale errore commesso riguarda la tempistica della restituzione. Una diffusa convinzione è che basti disdire il contratto online o tramite call center e poi prendersi con calma per restituire il vecchio apparecchio. Ma il regolamento specifica chiaramente che il Telepass deve essere restituito entro 20 giorni dalla chiusura o dalla consegna di un nuovo dispositivo. In caso contrario viene applicata una penale di 25 euro, addebitata automaticamente sull’ultima fattura.
Spesso, nella convinzione di aver assolto ogni obbligo, molti utenti trattengono il Telepass, lo dimenticano in auto oppure lo restituiscono in ritardo. Un altro errore molto diffuso è imballare il dispositivo in modo improprio oppure non allegare l’opportuna etichetta di reso. L’etichetta – che va stampata in formato A4 – va inserita all’interno della spedizione, non applicata direttamente sulla busta. Questa specifica, apparentemente superflua, si rivela invece determinante per evitare disguidi nel ricevimento e nella registrazione del reso nei sistemi informativi di Telepass.
Non meno importante, molti dimenticano di confermare la restituzione dopo la consegna, verificando che il dispositivo risulti effettivamente reso e il contratto risultante chiuso. Una semplice telefonata o l’accesso all’area personale del sito permette di controllare lo stato della pratica, evitando addebiti a sorpresa nei successivi mesi.
ModalitĂ di chiusura contratto e restituzione
Per chiudere correttamente il contratto base, occorre dunque:
- Contattare il servizio clienti Telepass e seguire le istruzioni ricevute, compreso l’ottenimento del codice PIN necessario alla restituzione;
- Restituire il dispositivo secondo una delle modalità previste (punto assistenza, negozio Telepass o spedizione postale), attenendosi con attenzione alle indicazioni sul packaging e sull’inclusione dell’apposita etichetta di reso stampata su foglio A4;
- Rispetto assoluto delle tempistiche di 20 giorni, trascorsi i quali scatterĂ la penale forfettaria e potranno verificarsi disservizi o ritardi nella chiusura effettiva del contratto;
- Verifica costante della chiusura tramite accesso all’area riservata online o richiedendo conferma esplicita agli operatori Telepass.
Ogni altro canale, scorciatoia o omissione può dare luogo a errori nella procedura di restituzione. Ad esempio, recarsi fisicamente in un punto vendita non autorizzato o spedire il Telepass in autonomia senza documentazione ufficiale comporta la mancata registrazione del reso e quindi il mancato scioglimento contrattuale, con addebiti futuri anche dopo mesi dalla richiesta di disdetta.
Cosa si rischia in caso di errore
Omettere anche solo uno dei passaggi ufficiali espone l’ex cliente a diversi rischi:
- Penale automatica di 25 euro, che verrĂ addebitata in fattura se il dispositivo non viene restituito in tempo;
- Addebiti continuativi di canone sulla propria carta di credito o conto corrente, poiché la restituzione tardiva o incompleta comporta la permanenza di un contratto attivo nel sistema di Telepass;
- Complicazioni amministrative e necessità di ricontattare più volte il servizio clienti per sanare l’irregolarità , con perdita di tempo e ulteriori disagi;
- Nel caso di smarrimento o danneggiamento del dispositivo Telepass, l’ex cliente può essere chiamato a risarcire l’intero valore dell’apparato oltre al pagamento della penale.
Anche piccoli errori formali come non inserire l’etichetta di reso (pur avendo spedito il dispositivo) possono causare la mancata chiusura della pratica. I sistemi informatizzati infatti assegnano la restituzione solo se tutte le condizioni sono rigorosamente rispettate.
Consigli pratici per evitare problemi
- Leggere attentamente tutte le comunicazioni ufficiali dopo la richiesta di chiusura, comprese le email con istruzioni dettagliate relative alla restituzione;
- Stampare in formato A4 l’etichetta di reso ricevuta e inserirla nell’imballo, senza applicarla sulla busta;
- Conservare la ricevuta di avvenuta restituzione e, se possibile, richiedere una conferma scritta o digitale dell’avvenuta consegna;
- Verificare dopo pochi giorni che l’area personale sul portale Telepass indichi la chiusura effettiva del contratto e l’assenza di dispositivi associati;
- Contattare il servizio clienti in caso di dubbi o per segnalare eventuali anomalie nella procedura;
- Prestare particolare attenzione nel caso di sostituzione di un vecchio Telepass con uno nuovo, poiché anche in questo caso la mancata restituzione del dispositivo precedente comporta l’applicazione di penali automatiche.
Seguendo con precisione ogni istruzione fornita dall’azienda, si evitano contestazioni e inutili esborsi. La chiusura corretta del contratto e la restituzione tempestiva e regolare del dispositivo Telepass sono quindi non solo un obbligo contrattuale, ma l’unico modo per evitare sorprese e spese impreviste tipiche dell’errore più diffuso tra chi restituisce il Telepass a contratto chiuso.