Attenzione se ricevi un bonifico per sbaglio sul conto: ecco cosa devi fare subito per non rischiare

Ricevere un bonifico errato sul proprio conto può sembrare un evento insolito, ma nella pratica bancaria è molto più frequente di quanto si possa immaginare. La presenza di codici IBAN complessi e la possibilità di errori di trascrizione fanno sì che ogni giorno diverse persone si ritrovino destinatari involontari di fondi che non spettavano loro. Capire come comportarsi in questi casi è fondamentale non solo per motivi etici, ma anche per evitare conseguenze legali. Infatti, trattenere somme di denaro ricevute per errore può costituire un vero e proprio illecito, punibile dalla legge italiana.

Le prime azioni da compiere dopo aver ricevuto un bonifico sbagliato

È importante agire con la massima tempestività non appena ci si accorge di aver ricevuto un accredito non dovuto. Il primo passo consiste nel verificare la provenienza del bonifico e accertarsi che non si tratti di una transazione legittima dimenticata o non riconosciuta a prima vista. Solo dopo aver appurato la sua reale natura si dovrà:

  • Contattare la banca: Informare l’istituto di credito, fornendo ogni dettaglio del movimento sospetto (importo, data, mittente, causale del bonifico).
  • Non utilizzare la somma ricevuta: Fino a chiarimento, è fondamentale non prelevare né spendere i soldi accrediti per errore, poiché l’appropriazione indebita di somme non proprie può portare a sanzioni civili e penali.

Secondo il codice civile italiano (art. 2033) chi riceve un pagamento non dovuto è tenuto alla restituzione di quanto ricevuto. Trattenere il denaro, sapendo di non averne diritto, rappresenta una situazione di indebito oggettivo, che prevede l’obbligo di restituzione immediata e, in caso di contestazione, anche il pagamento di interessi legali dal giorno del ricevimento.

Procedure consigliate dopo la segnalazione

Una volta messa a conoscenza la banca dell’errore, questa attiverà una procedura di verifica coinvolgendo anche la banca ordinante. Generalmente, l’istituto richiederà al beneficiario di rilasciare un consenso esplicito per procedere con lo storno delle somme accreditate indebitamente. È importante sapere che:

  • L’istituto di credito non può prelevare autonomamente la somma senza consenso espresso, nel rispetto della tutela patrimoniale del correntista.
  • La banca può inoltrare la richiesta formale di restituzione solo dopo aver accertato l’errore con la banca del mittente.
  • Se il destinatario oppone resistenza, la banca mittente (o la parte lesa) può agire legalmente per il recupero delle somme, avviando una causa civile.

Collaborare prontamente e fornire ogni documentazione richiesta non solo facilita una rapida soluzione, ma mette anche al riparo da possibili contestazioni future.

Conseguenze legali per chi non restituisce il bonifico errato

La questione non è solo di natura morale. Chi si appropria di denaro ricevuto per errore può essere accusato di appropriazione indebita, come previsto dall’articolo 646 del codice penale italiano. Le sanzioni possono comprendere:

  • Obbligo di restituzione della somma maggiorata degli eventuali interessi maturati
  • Pagamento delle spese legali sostenute per il recupero
  • Condanna penale per appropriazione indebita, con possibilità di reclusione fino a tre anni e multa

Il rischio di incorrere in procedimenti giudiziari aumenta se si tenta di occultare, trasferire o dilapidare rapidamente la somma ricevuta. Al contrario, la restituzione tempestiva interrompe sul nascere ogni eventuale conseguenza negativa e dimostra la buona fede nel gestire la vicenda.

Come difendersi e prevenire rischi analoghi

Essere consapevoli dei propri diritti e doveri è la prima forma di tutela. In caso di accredito erroneo, è sempre consigliato:

  • Mantenere tracciabilità scritta di tutte le comunicazioni intraprese con la banca e il mittente, preferendo canali ufficiali come PEC o raccomandata elettronica.
  • Conservare eventuali ricevute, email o lettere riguardanti la segnalazione e la restituzione della somma.
  • Non firmare dichiarazioni che riconoscano debiti che non esistono, ma attenersi ad affermazioni veritiere sull’accaduto.

Per prevenire rischi futuri, è utile consultare regolarmente l’estratto conto e configurare servizi di notifica per ogni movimento. In caso di dubbi, una consulenza con un avvocato esperto di diritto bancario può chiarire ogni aspetto critico, riducendo il rischio di errori di impostazione nella gestione della vicenda.

L’attenzione verso questi episodi è cresciuta anche in seguito al diffondersi dei pagamenti digitali e delle sofisticazioni tecnologiche che spesso nascondono errori umani. Le banche dispongono di sistemi automatizzati che riducono, ma non eliminano del tutto, il rischio di bonifici verso beneficiari non corretti. Esistono inoltre assicurazioni dedicate che coprono alcune casistiche di rischio, ma la vigilanza personale resta il primo strumento di prevenzione.

Fatti e normativa evidenziano come questo tipo di errore sia un esempio di arricchimento senza causa, disciplinato ampiamente nella legislazione italiana per tutelare sia chi sbaglia sia chi subisce il danno.

Il ruolo della banca nella risoluzione e le tempistiche

L’operatore bancario svolge una funzione cruciale, sia come intermediario neutrale che come garante della correttezza delle procedure. Nella maggior parte dei casi, la tempistica di risoluzione di questi eventi varia da pochi giorni a qualche settimana. Tuttavia, la velocità dipende sempre dalla collaborazione delle parti e dalla chiarezza delle informazioni fornite. Le tempistiche si allungano notevolmente in assenza di collaboratività del destinatario del bonifico o in caso di bonifici provenienti da estero.

Se l’importo ricevuto erroneamente è stato già speso, il destinatario può essere chiamato in causa per il suo recupero e dovrà, comunque, provvedere al rimborso integrale. La buona fede e la collaborazione costituiscono l’unico vero salvacondotto per chi si trova nella scomoda posizione di aver incassato un bonifico per errore.

In definitiva, il consiglio più efficace resta quello di agire immediatamente, notificando la banca e attendendo precise istruzioni su come restituire il denaro ricevuto senza titolo. Il rispetto delle regole e della normativa vigente protegge sia il beneficiario involontario sia il soggetto che ha versato la somma per errore.

Riferendosi anche alle norme sull’indebito oggettivo, si ribadisce che nessuno può trattenere ciò che per legge non gli spetta. Un comportamento corretto e trasparente è la soluzione per tutelare la propria posizione ed evitare ogni rischio, sia dal punto di vista patrimoniale che penale.

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