2025 sarà l’anno dell’oro: ecco perché gli esperti consigliano di averlo in portafoglio

Durante il 2025, secondo numerosi analisti finanziari e fonti autorevoli, l’oro continuerà a spiccare come asset strategico nelle scelte di investimento, soprattutto in scenari caratterizzati da instabilità economica e tensioni geopolitiche. Questo metallo prezioso, già protagonista di performance straordinarie nel 2024, viene indicato da molti esperti come un elemento imprescindibile per la diversificazione e la protezione di ogni portafoglio in vista dell’anno nuovo.

Le fondamenta della domanda per l’oro nel 2025

La domanda globale di oro rimane sostenuta da diversi fattori chiave. In prima linea si posiziona l’aumento dell’incertezza macroeconomica, alimentata da uno scenario internazionale in cui inflazione e rischio recessione si intrecciano a cicli di volatilità dei mercati finanziari. In tale contesto, banche centrali e investitori istituzionali continuano ad acquisire oro, riconoscendogli il ruolo di riserva di valore e strumento difensivo contro l’erosione del potere d’acquisto delle valute tradizionali oro .

Nel corso del 2024 il prezzo dell’oro ha raggiunto nuovi massimi storici, superando anche quota 2.790 dollari l’oncia nell’ultima parte dell’anno, con un guadagno annuale vicino al 30%. Le previsioni per il 2025 indicano un range di prezzo che potrebbe attestarsi tra i 2.450 e i 2.950 dollari l’oncia, con la possibilità – secondo alcuni analisti del gruppo Heraeus – di vedere anche superamenti dei 3.000 dollari se cresceranno le tensioni geopolitiche o se si acuirà la debolezza del dollaro statunitense .

Fattori economici e geopolitici a sostegno della crescita

L’oro trae beneficio da due tendenze principali:

  • Tagli dei tassi di interesse e possibili mosse accomodanti delle principali banche centrali, in risposta al rallentamento economico e alle pressioni inflazionistiche, spingono gli investitori a preferire asset non produttivi di rendimento ma sicuri come l’oro.
  • Rischi geopolitici e instabilità politica – come i conflitti internazionali, le tensioni commerciali tra le principali potenze e le incertezze legate ai cambi di amministrazioni negli Stati Uniti o in altri paesi chiave – stimolano ulteriormente la domanda di beni rifugio.

Il ruolo delle banche centrali nella domanda di oro sarà ancora rilevante, anche se nel 2025 potrebbe essere meno marcato rispetto ai picchi registrati nel 2024. Tuttavia, la base di acquirenti si conferma solida grazie a paesi come Cina e India, storicamente grandi consumatori sia in ambito industriale sia per riserve nazionali. Gli investitori in ETF stanno inoltre tornando con decisione sul mercato, contribuendo a sostenere i livelli di prezzo .

I vantaggi competitivi dell’oro come asset in portafoglio

Dal punto di vista degli investitori, inserire oro in portafoglio significa aggiungere un asset con bassa correlazione rispetto ai mercati azionari e obbligazionari, il che aiuta a ridurre la volatilità complessiva dell’investimento. L’oro è riconosciuto tra le scelte più difensive, grazie alla sua tangibilità e a una disponibilità limitata che nel tempo ne garantisce la rarità e il valore.

Altri vantaggi da evidenziare:

  • Elevata liquidità: Il mercato dell’oro è uno dei più liquidi al mondo, consentendo rapida conversione in valuta senza difficoltà, ovunque ci si trovi.
  • Copertura dall’inflazione: Storicamente, il prezzo dell’oro tende a salire nei periodi di perdita di potere d’acquisto delle valute fiat, mantenendo inalterato il suo valore reale nel tempo.
  • Tutela dal rischio di default: A differenza di altre forme di investimento finanziario, l’oro fisico non è soggetto al rischio di insolvenza di aziende o governi, rendendolo un bene rifugio per eccellenza .

Strumenti e modalità per investire in oro nel 2025

Le strade per investire nell’oro sono numerose e ciascuna con caratteristiche peculiari:

Oro fisico

  • Lingotti: Il metodo classico, scelto da chi cerca il possesso diretto e immediato del metallo, solitamente mediante acquisto presso banche, rivenditori specializzati o piattaforme online certificate.
  • Monete: Spesso si scelgono per tagli più accessibili e, in certi casi, per le potenzialità numismatiche.

Oro finanziario

  • ETF (Exchange Traded Funds): Permettono di esporsi al prezzo dell’oro senza necessità di gestione fisica, risultando un’opzione pratica e facilmente negoziabile, ma senza la materialità del possesso.
  • Azioni di società estrattive: Investire in aziende attive nella produzione di oro può offrire un rendimento potenzialmente superiore, ma espone a rischi legati all’andamento delle singole società e dell’industria mineraria.

Ogni soluzione richiede però un’attenta valutazione, anche in funzione degli obiettivi – protezione, diversificazione, rendimento – e del profilo di rischio individuale. Gli analisti segnalano che il mercato dell’oro è naturalmente ciclico e soggetto a fasi alterne di crescita e di ritracciamento. In particolare, incrementi inattesi dei tassi di interesse potrebbero, in certi frangenti, rinnovare l’appeal di asset obbligazionari rispetto al metallo prezioso .

Considerando il contesto attuale e le prospettive economico-politiche mondiali, cresce il consenso sul fatto che detenere oro in portafoglio nel 2025 possa essere una scelta di razionalità e di prudenza. Quelli che un tempo erano investimenti riservati solo a grandi istituzionali e banche centrali sono ormai accessibili a tutti, dai risparmiatori privati agli investitori professionali, rendendo il metallo giallo un punto di riferimento universale in ogni strategia di diversificazione del rischio.

Lascia un commento