Quando si affronta la scelta tra investire in ETF o in azioni singole, si entra in uno dei dibattiti più rilevanti dell’investimento moderno. Questa decisione pone le basi per la strategia finanziaria di molti risparmiatori: da una parte l’opportunità di puntare su specifiche società, dall’altra la sicurezza offerta dalla diversificazione automatica che solo strumenti come gli ETF sanno garantire.
Differenze strutturali tra ETF e azioni singole
Le azioni rappresentano una partecipazione diretta nella proprietà di una società quotata. Acquistando un titolo, l’investitore diventa socio a tutti gli effetti, raccogliendo eventuali dividendi e beneficiando (o soffrendo) delle variazioni del prezzo del titolo stesso. L’investimento in azioni singole permette quindi di scommettere sul futuro di una specifica azienda, sostenendo però anche il cosiddetto rischio specifico: qualsiasi evento negativo che colpisca l’azienda scelta può ripercuotersi incisivamente sul portafoglio.
Gli ETF (Exchange Traded Fund) sono, invece, fondi che raccolgono al loro interno molteplici titoli, replicando fedelmente un indice di mercato come S&P 500 o MSCI World. Questo offre una diversificazione immediata e abbassa il rischio collegato a singole società. Investendo in un ETF, il capitale viene suddiviso tra decine, centinaia o migliaia di società differenti. L’ETF, in sintesi, è uno strumento passivo che aspira a seguire il mercato, non a batterlo, e risulta particolarmente efficiente nei costi grazie all’assenza di gestione attiva.
Rendimento, rischio e potenzialità di guadagno
Quando si valuta come massimizzare i guadagni, il confronto tra azioni singole ed ETF mette in luce alcune dinamiche fondamentali:
- Azioni singole: Offrono un potenziale di rendimento elevato se si scelgono le società giuste. Il cosiddetto stock picking – la selezione delle migliori aziende – ha prodotto storicamente enormi ricchezze per chi ha puntato, ad esempio, su Amazon o Tesla all’inizio della loro crescita. Tuttavia, il rischio di selezionare una società destinata al tracollo è altrettanto reale. Il guadagno quindi può essere molto alto, ma la volatilità e la probabilità di perdite significative lo sono altrettanto.
- ETF: Si caratterizzano per rendimenti mediamente più stabili, poiché il rischio è distribuito su molte società e settori. Sebbene difficilmente si otterranno guadagni spettacolari come quelli di chi investe fortunosamente in una sola azione vincente, le perdite sono contenute e il capitale risulta protetto dagli effetti negativi di singoli crolli societari.
Il tema centrale, quindi, è la gestione del rischio: chi investe in azioni singole si espone a oscillazioni maggiori e deve essere pronto a sopportare brusche perdite, mentre chi sceglie ETF accetta un rendimento più allineato alla media di mercato ma con fluttuazioni molto più moderate.
Strategie operative, costi e fiscalità
Un altro aspetto cruciale nella scelta tra ETF e azioni riguarda la gestione quotidiana degli investimenti, i costi e gli aspetti fiscali:
- Gestione attiva vs passiva: Investire in azioni richiede analisi costante, monitoraggio delle notizie societarie e una buona dose di esperienza nei mercati finanziari. Al contrario, un portafoglio di ETF può essere costruito e lasciato lavorare con interventi minimi, ideale anche per i principianti che vogliono evitare la complessità dello stock picking.
- Costi: Comprare più azioni singole comporta commissioni di negoziazione per ogni titolo e costi cumulativi maggiori, oltre a richiedere un capitale iniziale significativo per beneficiare davvero della diversificazione. Gli ETF invece prevedono un costo annuale (TER) relativamente basso, e un’unica commissione d’acquisto.
- Fiscalità: In Italia si applica una tassazione del 26% sia sul capital gain che sui dividendi, sia per ETF che per azioni, con alcuni vantaggi specifici per gli ETF armonizzati, che godono di una disciplina fiscale più favorevole su alcune tipologie di reddito.
Quale scelta può farti guadagnare di più?
Se l’obiettivo è ottenere il massimo guadagno, la risposta dipende dalla propensione al rischio, dall’orizzonte temporale e dal tempo che si può dedicare alla gestione del portafoglio:
Stock picking: massima ambizione, massimo rischio
Chi sceglie le azioni singole punta forte su specifiche aziende: se la selezione si rivela vincente, i ritorni possono essere esponenziali. Tuttavia, la probabilità di errore è elevata e il rischio di perdite elevate è concreto. La storia racconta di chi ha “indovinato” le aziende giuste arricchendosi, ma queste narrazioni rischiano di essere eccezioni più che regole.
ETF: la costanza premia nel lungo termine
Gli ETF, replicando un indice, seguono la crescita media del mercato mondiale che, storicamente, si è dimostrata essere tra il 6% e il 10% annuo sui grandi orizzonti temporali. Questa scelta riduce drasticamente il rischio di forti perdite e permette di accumulare rendimento costante nel tempo, raggiungendo risultati importanti soprattutto nell’ottica di investimenti a lungo termine.
Secondo la maggioranza delle ricerche accademiche, solo una minima parte degli investitori è in grado di battere stabilmente il mercato grazie alla scelta di singole azioni; per il resto delle persone, la diversificazione e la semplicità degli ETF rappresentano la strategia più efficace per costruire patrimonio. Non a caso, i più grandi investitori come Warren Buffett hanno spesso dichiarato che, per la maggioranza delle persone, è meglio comprare ETF a basso costo sull’S&P 500 piuttosto che tentare la fortuna con i singoli titoli.
In sintesi, la differenza che ti farà guadagnare di più sarà spesso determinata dalla tua capacità di gestire il rischio e dal tempo che puoi o vuoi dedicare all’analisi e alla gestione degli investimenti. I grandi guadagni sono possibili, ma con rischio elevato nel caso delle azioni; rendimenti più stabili, ma probabilmente inferiori, arrivano scegliendo ETF diversificati. L’approccio più equilibrato suggerito da molti esperti è quello di destinare la maggior parte del portafoglio alla diversificazione degli ETF, riservando una piccola quota allo stock picking per chi desidera mettersi alla prova o investire nelle proprie convinzioni personali.
In ultima analisi, la scelta tra ETF e azioni singole dovrebbe essere guidata dai tuoi obiettivi, dalla tua tolleranza al rischio e dalla tua strategia personale, tenendo conto che la diversificazione e la disciplina rimangono le migliori alleate per la crescita del proprio patrimonio finanziario.