Conto di pagamento e conto corrente: ecco la differenza che ti aiuta a scegliere meglio

Il concetto di conto di pagamento e quello di conto corrente sono spesso utilizzati come sinonimi, ma in realtà si tratta di due strumenti finanziari distinti, ciascuno con caratteristiche specifiche che li rendono più o meno adatti a diverse esigenze. La scelta tra queste due tipologie di conto è fondamentale per ottimizzare la gestione delle proprie finanze, sia per i privati sia per le imprese, soprattutto in un contesto in continua evoluzione come quello dei prodotti bancari digitali.

Definizioni e caratteristiche principali

Il conto di pagamento rappresenta una tipologia relativamente recente introdotta nell’ordinamento europeo attraverso la Direttiva 2007/64/CE (la Payment Services Directive, anche nota come PSD), dando vita a un nuovo modo di gestire le operazioni di pagamento quotidiane. Questo tipo di conto nasce con l’intento di semplificare e rendere più economico l’utilizzo dei servizi finanziari essenziali: il conto è solitamente offerto da istituti di pagamento o istituti di moneta elettronica, e serve per compiere operazioni quali bonifici, addebiti diretti, pagamento di utenze e carte di pagamento elettroniche.

Il conto corrente, invece, è uno strumento bancario tradizionale, storicamente utilizzato per depositare fondi, eseguire e ricevere pagamenti, gestire risparmi e accedere a numerosi servizi aggiuntivi (fidi, assegni, carte di credito, investimenti). Viene aperto presso banche o istituti di credito e offre maggiore varietà di funzioni e opzioni rispetto al conto di pagamento, rendendolo generalmente più adatto alla gestione completa delle proprie finanze personali o aziendali.

Differenze operative fra i due strumenti

Il primo aspetto che distingue le due formule riguarda i soggetti autorizzati a gestirle. Un conto di pagamento può essere attivato presso organismi che non sono banche, ma istituti di pagamento o istituti di moneta elettronica, mentre il conto corrente è sempre presso una banca o un istituto di credito riconosciuto.

Punto fondamentale è anche la finalità dei due strumenti:

  • Conto di pagamento: la sua funzione primaria è l’esecuzione di pagamenti e movimenti di denaro. Non prevede generalmente la possibilità di accedere a servizi di credito o di remunerazione delle somme depositate. Viene pensato per chi ha bisogno di gestire solo le operazioni quotidiane di incasso e pagamento, spesso con costi più bassi e gestione semplificata.
  • Conto corrente: oltre alle funzioni di pagamento, permette la gestione del risparmio, il deposito e la movimentazione regolare di somme di denaro, e la possibilità di accedere a una vasta gamma di servizi aggiuntivi (carte di credito, mutui, investimenti, assegni). I rapporti tra banca e correntista sono regolati da una normativa precisa (artt. 1823 ss. del Codice Civile), che prevede anche l’eventuale concessione di credito.
  • Un altro aspetto pratico riguarda la disponibilità delle somme. Nel conto corrente bancario, le disponibilità sono di norma sempre accessibili, così come nel conto di pagamento; però, la differenza chiave risiede nel fatto che il conto corrente consente anche l’accesso a crediti o scoperti bancari, mentre il conto di pagamento raramente offre questa possibilità.

    Quando scegliere l’uno o l’altro

    La scelta tra conto corrente e conto di pagamento dipende essenzialmente dal profilo d’uso e dalle necessità personali o aziendali.

    Quando conviene il conto di pagamento

    Il conto di pagamento risulta vantaggioso per chi desidera:

  • Effettuare solo operazioni di pagamento (bonifici, accrediti di stipendio, pagamento di bollette);
  • Avere costi contenuti;
  • Gestione minimale, senza necessità di servizi accessori come assegni, fidi o investimenti;
  • Soluzioni digitali e rapide, grazie a operatori specializzati nell’innovazione dei servizi di pagamento.
  • Questa tipologia di conto è spesso scelta da lavoratori che utilizzano il conto solo per ricevere lo stipendio o per svolgere le principali operazioni quotidiane, oppure da aziende che vogliono separare la gestione dei pagamenti da quella più complessa della tesoreria o delle linee di credito aziendali.

    Quando optare per un conto corrente

    Il conto corrente è invece preferibile per chi:

  • Vuole depositare risparmi e movimentare somme più rilevanti;
  • Necessita di servizi bancari avanzati come fidi, carte di credito, emissione di assegni, gestione degli investimenti;
  • Preferisce l’assistenza di una rete di filiali fisiche e un servizio clienti strutturato, spesso offerto dalle banche tradizionali;
  • Cerca una maggiore protezione e garanzia per i propri fondi, grazie all’adesione a sistemi di tutela come il Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi.
  • La maggiore versatilità del conto corrente lo rende particolarmente idoneo a privati e imprese che hanno esigenze articolate nella gestione delle proprie finanze, o che vogliono accedere a prodotti e servizi bancari evoluti.

    Cosa valutare nella scelta

    Tra gli elementi da considerare nella decisione tra conto corrente e conto di pagamento, ci sono:

  • Costi e commissioni: il conto di pagamento è tendenzialmente meno oneroso nelle spese di gestione ordinaria, visto che offre servizi basilari. Attenzione però ai costi delle singole operazioni e alla limitazione di servizi aggiuntivi.
  • Servizi offerti: determinante è la gamma di servizi disponibili. Il conto corrente spicca per offerta e versatilità, mentre il conto di pagamento punta all’essenziale e spesso all’innovazione digitale.
  • Sicurezza e tutela: il conto corrente bancario generalmente offre una maggiore sicurezza sui fondi depositati, grazie anche alla regolamentazione stringente e alla presenza di sistemi di garanzia dei depositi; i conti di pagamento sono invece regolati diversamente e possono offrire una tutela minore per i depositi superiori a determinate soglie.
  • Facilità d’uso: spesso i conti di pagamento propongono app e servizi digitali estremamente intuitivi, adatti a chi preferisce gestire tutto online senza doversi rivolgere a filiali fisiche.
  • Per una scelta consapevole è utile anche confrontare tra loro più offerte, non solo in termini di costi ma anche di qualità del servizio clienti, capacità innovativa dell’operatore prescelto, eventuali limiti di utilizzo e reputazione dell’istituto.

    L’evoluzione del settore e le nuove opportunità digitali

    Negli ultimi anni, la crescita dei servizi finanziari digitali ha moltiplicato le possibilità di personalizzazione nella gestione del proprio denaro. Il conto di pagamento, in particolare, ha beneficiato di strumenti innovativi, come app mobile, notifiche in tempo reale, integrazione con portafogli digitali e pagamenti instantanei, diventando un punto di riferimento per chi cerca velocità e praticità.

    Tuttavia, le banche tradizionali stanno rispondendo con prodotti sempre più flessibili: oggi molti conti correnti online offrono le stesse funzionalità agili dei conti di pagamento, con l’aggiunta però della sicurezza, dell’affidabilità e di un sistema di servizi accessori che restano il fiore all’occhiello della banca convenzionale.

    In questo scenario, scegliere tra conto corrente e conto di pagamento significa conoscere i propri bisogni presenti e futuri, valutando con attenzione quali strumenti permettono di ottimizzare la propria esperienza finanziaria. Una scelta ponderata permette non solo di risparmiare sui costi, ma anche di accrescere l’efficienza, la sicurezza e la comodità nella gestione del proprio denaro.

    Per ulteriori approfondimenti tecnici sulla natura dei conti correnti o sulla regolamentazione degli istituti di pagamento, può essere utile consultare fonti ufficiali e normative europee aggiornate, in modo da essere sempre allineati alle continue evoluzioni del settore.

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