Negli ultimi anni i rendimenti dei conti deposito hanno subito forti oscillazioni, strettamente legate all’andamento dei tassi di interesse della Banca Centrale Europea e alle strategie di raccolta delle banche italiane. Nel 2025, l’offerta di interessi si conferma più bassa rispetto ai picchi del biennio precedente, ma alcune opportunità restano percorribili per chi desidera mettere al sicuro i propri risparmi ottenendo un guadagno minimo garantito sulle somme depositate.
Come funzionano i conti deposito e da cosa dipende il guadagno reale
Il guadagno ottenuto tramite un conto deposito deriva dalla somma versata su uno strumento bancario dedicato, su cui la banca riconosce al cliente un tasso di interesse fisso per tutta la durata del vincolo scelto. Esistono sia versioni vincolate, cioè che impediscono il prelievo anticipato senza penalità, sia versioni libere. L’offerta più interessante riguarda però i conti deposito vincolati per 12, 18 o 24 mesi, perché sono quelli che propongono normalmente i tassi più alti.
Il rendimento reale è influenzato da vari fattori:
Per calcolare il guadagno netto, si parte dagli interessi lordi maturati sul capitale e si sottraggono imposte e costi. Ad esempio, su un capitale di 10.000 euro vincolato per 12 mesi al 2,8% lordo si ottengono circa 280 euro lordi; dopo la tassazione, il netto percepito scende a poco oltre 200 euro.
I migliori interessi dei conti deposito nel 2025
Le condizioni più vantaggiose nel corso del 2025 arrivano a punte massime intorno al 3,25% lordo per i prodotti vincolati almeno un anno. Ecco una panoramica delle offerte migliori rilevate ad aprile 2025:
- Banca Progetto (Conto Key non Svincolabile) – 3,25% lordo
- Tyche Bank (ContoTe) – 2,8% lordo
- Solution Bank (Conto Yes) – 2,8% lordo
- ioinBanca (Conto Deposito ioinpiù) – 2,75% lordo
- Banca CF+ – 2,7% lordo
- Banca Ifis (Rendimax Posticipato) – 2,5% lordo
Questi prodotti offrono il meglio, a patto di accettare il blocco del capitale e di sottoscrivere eventuali promozioni riservate ai nuovi clienti. In ogni caso, la componente lorda dei guadagni viene sistematicamente ridotta dalla tassazione.
Simulazione di guadagno: quanto si porta a casa davvero?
Per comprendere quanto si può davvero guadagnare, è utile effettuare una simulazione semplificata su una cifra “tipo” come 10.000 euro:
Caso 1: Vincolo a 12 mesi al 2,8% lordo
- Interessi lordi: 280 euro
- Ritenuta fiscale 26%: 72,8 euro
- Interessi netti: 207,2 euro
- Imposta di bollo, spesso a carico della banca (verificare sempre le condizioni): se a carico cliente, detrarre circa 20 euro/anno
Il guadagno netto effettivo si aggira quindi tra circa 187 e 207 euro, in base alla gestione dell’imposta di bollo.
Caso 2: Vincolo a 24 mesi al 3% lordo
Se si opta per una durata doppia, si può arrivare a cifre lorde di circa 600 euro in 2 anni. Dopo le imposte, il netto si avvicina ai 444 euro complessivi per il biennio, sempre considerando eventuali trattenute aggiuntive.
Come si vede, il rendimento reale è sempre inferiore rispetto a quello pubblicizzato, anche se rimane superiore rispetto a gran parte delle soluzioni di risparmio bancario tradizionali.
Conviene ancora puntare sui conti deposito?
Dopo un periodo di crescita legato all’incremento dei tassi BCE, il trend 2025 degli interessi mostra una leggera contrazione: la Banca Centrale Europea ha iniziato a tagliare i tassi già da metà 2024 e questo ha innescato una riduzione degli interessi praticati dalle banche sui conti deposito. Tuttavia, per i piccoli e medi risparmiatori il prodotto resta appetibile per diverse ragioni:
- Sicurezza: i depositi sono garantiti dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi fino a 100.000 euro per correntista e banca.
- Semplicità: non servono competenze finanziarie particolari, né tempi lunghi di attesa per recuperare il capitale (seppure spesso vincolato).
- Rendimento certo: il guadagno è calcolato con precisione in fase di apertura del vincolo, senza rischi legati alla volatilità tipica dei mercati azionari.
Le condizioni migliori si ottengono:
- Vincolando il capitale almeno 12-24 mesi.
- Selezionando offerte promozionali riservate a nuovi clienti.
- Verificando che l’imposta di bollo sia sostenuta dalla banca.
Chi invece necessita di piena libertà sul denaro o prevede di usare i fondi nel breve termine, troverà soluzioni più flessibili ma a tasso notevolmente inferiore.
Consigli pratici prima di aprire un conto deposito
- Scegliere solo banche sottoposte a vigilanza europea e aderenti al Fondo Interbancario.
- Valutare attentamente la presenza o meno di costi aggiuntivi e le penali in caso di svincolo anticipato.
- Prestare attenzione alle condizioni promozionali, che spesso sono temporanee (ad esempio: tassi alti solo sui primi mesi o solo su nuove somme).
- Calcolare il rendimento netto dopo tutte le imposte per avere un’idea precisa dell’effettivo guadagno.
- Monitorare il trend dei tassi per cogliere eventuali nuove opportunità derivanti da iniziative delle banche o variazioni delle politiche della BCE.
Alla luce della rinnovata stabilità dei prezzi e della discesa dell’inflazione, è probabile che i tassi continuino a scendere nei prossimi mesi. Per questo motivo, fissare ora un tasso per 18 o 24 mesi può rivelarsi vantaggioso per chi non prevede di utilizzare il capitale nel breve termine.
La scelta del conto deposito resta comunque una soluzione prudente e accessibile: permette di ottenere un piccolo extra di guadagno rispetto ai normali conti correnti, senza aumentare significativamente il profilo di rischio dei propri risparmiatori. Tuttavia, per rendimenti più elevati occorre valutare strategie di investimento più articolate e con maggiori prospettive di crescita, seppure con un rischio decisamente superiore.